Buon anno fratello, buon anno davvero e spero sia bello, sia bello e leggero, che voli sul filo dei tuoi desideri, ti porti momenti profondi e gioiosi pensieri. Ti auguro pace, risate e fatica, trovare dei fiori nei campi d´ortica. Ti porti scompiglio e progetti azzeccati e frutta e panini ai tuoi sogni affamati. Ti porti chilometri e guance arrossate, albe azzurre e tramonti di belle giornate e semafori verdi e prudenza e coraggio ed un pesce d´aprile e una festa di maggio. Buon anno fratello, buon anno ai tuoi occhi, alle mani, alle braccia, ai polpacci, ai ginocchi. Buon anno ai tuoi piedi, alla spina dorsale, alla pelle, alle spalle, al tuo grande ideale. Buon anno fratello, buon anno davvero... E spero sia bello, sia bello e leggero. Comincio il primo racconto dell´anno con "Buon Anno" di Jovanotti. Oggi è domenica 19 gennaio 2014 e alla palestra Colletta di Torino si gioca Lasalliano 98 - Labor Volley per il campionato femminile under 16 Fipav Torino. Il Labor si presenta con 13 ragazze di cui 2 liberi. La loro maglia è gialla limone mentre invece è rossa la maglia delle 11 casalinghe lasalline. La partita inizia con molto equilibrio e le laboriste molto brave in difesa mentre le lasalline sono brave in attacco ma un po´ a corrente alternata in difesa. Parità, qualche punto di vantaggio e poi di nuovo parità. Finalmente sul 17 pari le padrone di casa riuscivano a conquistare qualche punto di vantaggio che conservavano sino al 25 finale. Un set è vinto ma la partita è ancora lunga. Arringhe degli allenatori e si riparte. La musica non cambia. Una squadra raggranella qualche punto di vantaggio ma l´altra recupera, rosicchia punti e si porta in parità. Nessuno ha pagato il biglietto per assistere al match ma se l´avesse fatto penserebbe che le emozioni che si provano oggi valgono il prezzo del biglietto. Gli allenatori sono entrambi molto grintosi e nei time-out sparano direttive molto sibilline. Io mi diverto molto ad assistere ai time- out. Ogni allenatore ha il suo stile, la sua dialettica, la sua mimica. Mi piacerebbe fare l´allenatore solo per gestire i time-out. Le lasalline guadagnano 5 punti di vantaggio ma le laborine recuperano e pareggiano. Le ospiti arrivano a 3 punti di vantaggio ma le casalinghe pareggiano. Le casalinghe accumulano 5 punti di vantaggio e le ospiti un po´ recuperano ma poi le casalinghe arrivano a 25. 2-0 per le rosse. Nel terzo set la storia cambia e sono le gialle ad essere spesso in vantaggio e ad arrivare a 25 con qualche punto di margine portandosi sul 2-1 L´allenatore Labor, atletico, muscoloso, grintoso, ogni tanto urlava : <muro!>>. Lui voleva comunicare alle proprie giocatrici che, l´evolversi dello schema d´attacco avversario rendeva momentaneamente inutile cercare di fare muro per provare a respingere un´eventuale schiacciata. Nulla da dire per la comunicazione che per essere efficace deve essere molto sintetica. I tifosi locali, pronti a notare ogni particolare delle squadre ospiti, iniziavano ad attribuire il nomignolo "Nomuro" all´allenatore Laborista quasi come se fosse uno dei giocatori della squadra giapponese dei Suntory Sunbirds : Yamamura, Emuroancami, Kuasimura, Nomuro, Muromai, palleggio Suzuki e libero Fujita. Nomuro era molto attivo nel suo settore di campo, spesso in piedi, quando battevano le avversarie si posizionava quasi sempre nel vertice del rettangolo di gioco genuflesso con il ginocchio destro a terra. L´allenatore di casa, invece, sempre in piedi vicino alla sua panca, assumeva sguardi severi alla Pep Guardiola (ex allenatore del mitico Barcellona e ora tecnico del Bayern di Monaco, nato il 18 gennaio) quasi prendendo appunti mentalmente dei pregi e difetti della propria formazione. I muri delle Lasalliane non erano sempre efficaci ma in alcune occasioni riuscivano brillantemente a bloccare gli attacchi avversari mettendo la palla a terra. In quelle occasioni il pubblico di casa urlava : <> e Nomuro imperturbabile fingeva di non sentire o meglio non esteriorizzava le proprie reazioni. Un vero professionista! Nel quarto set le lasalline partono più determinate ma il sostanziale equilibrio della partita non cambia. L´allenatore ospite effettua parecchi cambi. Buoni pallonetti e buone schiacciate della squadra di casa che però ha qualche buco in difesa, specie quando il muro viene superato. Il pubblico casalingo sostiene con calore le rosse ma anche il pubblico ospite è parecchio caldo con il suo incitamento. Le rosse si portano a 5 punti di vantaggio. Sembra ormai deciso l´esito dell´incontro ma le gialle non si arrendono. Le rosse si portano 24-21. le gialle vanno sul 24 pari. Palpitano fortemente i cuori dei tifosi, gli allenatori si scaldano, le atlete sentono che il momento è difficile, le braccia diventano corte , i volti tesi, i capelli dritti, le maglie tristi, le scarpe gonfie. Attacco rosso vincente : 25-24. <dai>> all´unisono sembrano pensare tutti i cervelli. Le ghiandole salivarie sono in time-out, hanno il loro time-out coach che gli detta le strategie. Batte il Lasalliano, difesa e attacco Labor e poi attacco Lasalliano e punto! Ha vinto il Lasalliano ed è stata una bellissima partita. Un boato liberatorio esplode tra il pubblico casalingo. Brave ragazze! Brave tutte, rosse e gialle! Siete belle e siete state brave! Poi i vostri allenatori vi parleranno di difetti tecnici ma io mi sono divertito a vedervi, spero che anche voi vi siate divertite e questo è quello che conta! Sul muro, sul soffitto, sul pavimento, un grande grido rimbalza sovrano : "Forza Lasalliano!" Saluti da Clod White Pen