U16 98 : Buona la prima

23-01-2014 13:06 -

Buon anno fratello, buon anno davvero e spero sia bello, sia bello e leggero,
che voli sul filo dei tuoi desideri, ti porti momenti profondi e gioiosi
pensieri.
Ti auguro pace, risate e fatica, trovare dei fiori nei campi d´ortica.
Ti porti scompiglio e progetti azzeccati e frutta e panini ai tuoi sogni
affamati.
Ti porti chilometri e guance arrossate, albe azzurre e tramonti di belle
giornate
e semafori verdi e prudenza e coraggio ed un pesce d´aprile e una festa di
maggio.
Buon anno fratello, buon anno ai tuoi occhi, alle mani, alle braccia, ai
polpacci, ai ginocchi.
Buon anno ai tuoi piedi, alla spina dorsale, alla pelle, alle spalle, al tuo
grande ideale.
Buon anno fratello, buon anno davvero... E spero sia bello, sia bello e
leggero.
Comincio il primo racconto dell´anno con "Buon Anno" di Jovanotti. Oggi è
domenica 19 gennaio 2014 e alla palestra Colletta di Torino si gioca Lasalliano
98 - Labor Volley per il campionato femminile under 16 Fipav Torino. Il Labor
si presenta con 13 ragazze di cui 2 liberi. La loro maglia è gialla limone
mentre invece è rossa la maglia delle 11 casalinghe lasalline. La partita
inizia con molto equilibrio e le laboriste molto brave in difesa mentre le
lasalline sono brave in attacco ma un po´ a corrente alternata in difesa.
Parità, qualche punto di vantaggio e poi di nuovo parità. Finalmente sul 17
pari le padrone di casa riuscivano a conquistare qualche punto di vantaggio che
conservavano sino al 25 finale. Un set è vinto ma la partita è ancora lunga.
Arringhe degli allenatori e si riparte. La musica non cambia. Una squadra
raggranella qualche punto di vantaggio ma l´altra recupera, rosicchia punti e
si porta in parità. Nessuno ha pagato il biglietto per assistere al match ma se
l´avesse fatto penserebbe che le emozioni che si provano oggi valgono il prezzo
del biglietto. Gli allenatori sono entrambi molto grintosi e nei time-out
sparano direttive molto sibilline. Io mi diverto molto ad assistere ai time-
out. Ogni allenatore ha il suo stile, la sua dialettica, la sua mimica. Mi
piacerebbe fare l´allenatore solo per gestire i time-out. Le lasalline
guadagnano 5 punti di vantaggio ma le laborine recuperano e pareggiano. Le
ospiti arrivano a 3 punti di vantaggio ma le casalinghe pareggiano. Le
casalinghe accumulano 5 punti di vantaggio e le ospiti un po´ recuperano ma poi
le casalinghe arrivano a 25. 2-0 per le rosse. Nel terzo set la storia cambia
e sono le gialle ad essere spesso in vantaggio e ad arrivare a 25 con qualche
punto di margine portandosi sul 2-1
L´allenatore Labor, atletico, muscoloso, grintoso, ogni tanto urlava : <muro!>>. Lui voleva comunicare alle proprie giocatrici che, l´evolversi dello
schema d´attacco avversario rendeva momentaneamente inutile cercare di fare
muro per provare a respingere un´eventuale schiacciata. Nulla da dire per la
comunicazione che per essere efficace deve essere molto sintetica. I tifosi
locali, pronti a notare ogni particolare delle squadre ospiti, iniziavano ad
attribuire il nomignolo "Nomuro" all´allenatore Laborista quasi come se fosse
uno dei giocatori della squadra giapponese dei Suntory Sunbirds : Yamamura,
Emuroancami, Kuasimura, Nomuro, Muromai, palleggio Suzuki e libero Fujita.
Nomuro era molto attivo nel suo settore di campo, spesso in piedi, quando
battevano le avversarie si posizionava quasi sempre nel vertice del rettangolo
di gioco genuflesso con il ginocchio destro a terra.
L´allenatore di casa, invece, sempre in piedi vicino alla sua panca, assumeva
sguardi severi alla Pep Guardiola (ex allenatore del mitico Barcellona e ora
tecnico del Bayern di Monaco, nato il 18 gennaio) quasi prendendo appunti
mentalmente dei pregi e difetti della propria formazione.
I muri delle Lasalliane non erano sempre efficaci ma in alcune occasioni
riuscivano brillantemente a bloccare gli attacchi avversari mettendo la palla a
terra. In quelle occasioni il pubblico di casa urlava : <> e Nomuro
imperturbabile fingeva di non sentire o meglio non esteriorizzava le proprie
reazioni. Un vero professionista!
Nel quarto set le lasalline partono più determinate ma il sostanziale
equilibrio della partita non cambia. L´allenatore ospite effettua parecchi
cambi. Buoni pallonetti e buone schiacciate della squadra di casa che però ha
qualche buco in difesa, specie quando il muro viene superato. Il pubblico
casalingo sostiene con calore le rosse ma anche il pubblico ospite è parecchio
caldo con il suo incitamento. Le rosse si portano a 5 punti di vantaggio.
Sembra ormai deciso l´esito dell´incontro ma le gialle non si arrendono. Le
rosse si portano 24-21. le gialle vanno sul 24 pari. Palpitano fortemente i
cuori dei tifosi, gli allenatori si scaldano, le atlete sentono che il momento
è difficile, le braccia diventano corte , i volti tesi, i capelli dritti, le
maglie tristi, le scarpe gonfie. Attacco rosso vincente : 25-24. <dai>> all´unisono sembrano pensare tutti i cervelli. Le ghiandole salivarie
sono in time-out, hanno il loro time-out coach che gli detta le strategie.
Batte il Lasalliano, difesa e attacco Labor e poi attacco Lasalliano e punto!
Ha vinto il Lasalliano ed è stata una bellissima partita. Un boato liberatorio
esplode tra il pubblico casalingo. Brave ragazze! Brave tutte, rosse e gialle!
Siete belle e siete state brave! Poi i vostri allenatori vi parleranno di
difetti tecnici ma io mi sono divertito a vedervi, spero che anche voi vi siate
divertite e questo è quello che conta!
Sul muro, sul soffitto, sul pavimento, un grande grido rimbalza sovrano :
"Forza Lasalliano!"
Saluti da Clod White Pen




Fonte: Clod White Pen