U16 98: Avere un amico...

16-12-2013 21:31 -

Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno,
vuol dire trovarsi la sera in un certo caffè,
gioire un momento,in una festa, un torneo,
due occhi affettuosi che cercano te.
Avere un amico vuol dire fermare un pò il tempo,
vuol dire trovar la risposta a tanti perchè,
ricordare una via, una piazza, un sorriso,
è una goccia di vita che ritorna da te.
Era "Avere un amico" di Gipo Farassino che da pochi giorni canta nella piola del residence Paradiso. Ciao Gipo. Ti ricordi due anni fa quando ti incontrai alla bocciofila? Noi eravamo in tanti, per la premiazione del torneo aziendale di calcetto e volevamo fare baldoria, tu eri con pochi amici e volevi stare tranquillo. Ci guardasti con sussiego, un po´ irritato, quasi seccato e, a fine cena, te ne andasti un po´ col musone, in contrasto con l´immagine di buontempone che di te mi ero fatto, ma continuo a volerti bene lo stesso. Oggi domenica 15 dicembre 2013 si gioca Lasalliano 98- San Paolo alla palestra Colletta. Le padrone di casa partono bene, accumulano un buon vantaggio e sembra possano vincere bene il primo set. Le san paoline recuperano e il coach di casa urla direttive alle sue allieve. Lo stile è quello di Giuanin Trapattoni (senza i fischi che non sono ammessi nel volley): <>. Il buon Giuanin avrebbe aggiunto <>. Buona l´affluenza di pubblico in maggioranza femminile. Il mio amico Enzo, da buon sportivo, è venuto in bici, parcheggiano il suo cavallo meccanico nell´apposito parcheggio attrezzato sito quasi di fronte all´ingresso palestra. Ottant´anni fa, Pietru, uno degli amici di mio nonno, avrebbe attaccato il suo cavallo nello stesso parcheggio. Lui aveva un calesse e un bel cavallo che assolvevano la funzione di automobile. Il cavallo aveva un navigatore satellitare e un pilota automatico incorporato e si fermava automaticamente davanti a ogni osteria avesse trovato nel suo percorso. Pietru scendeva dal calesse, entrava nell´osteria, chiacchierava con i presenti, beveva e offriva un bicchiere di rosso e poi ripartiva. Se Pietru non scendeva entro 5 minuti, il quadrupede lo riportava a casa perché voleva dire che l´umano aveva finito il budget alcolico e si era appisolato. Comunque il cavallo di Pietru non si sarebbe mai fermato, autonomamente, davanti alla Colletta perché in questo luogo non vengono serviti nettari di Bacco.
Le lasalline riprendono a macinare una buona pallavolo e riescono a vincere il primo set. Il coach lasallino, sempre elegante, oggi è elegantissimo con una giacca della tuta dai colori rosso-bianco-blu assemblati molto armonicamente. Il fido Sandro, sempre attivissimo, lo aiuta nelle operazioni di panchina e al tavolo segnapunti ci sono le 2 brave maestrine dalla penna rossa Marghe & Rita.
Le lasalline partono molto forte nel secondo set e vincono facilmente. Sono 3 partite consecutive in casa che vengono arbitrate dallo stesso arbitro. Probabilmente abita in zona e la Fipav sceglie lui per risparmiare sul rimborso viaggio.
Nel terzo set le avversarie (amiche che giocano nel campo avverso) Lasalliane partono con molta grinta cercando di rendere difficile la partita alle padrone di casa. Dalla panchina le san paoline incitano le loro compagne con cori cadenzati. Le lasalline sono molto concentrate e regalano all´attento pubblico belle azioni in attacco e difesa. Buone azioni anche dal San Paolo ma le padrone di casa oggi sono molto efficaci, poco fallose, e accumulano un buon vantaggio.
Sembra che la fortuna sia una dea bendata. Secondo me, a volte, si sbenda e fa un po´ la ruffiana. Quando una squadra sta vincendo se la palla colpisce la rete vicino al nastro superiore, qualche volta, risale la rete e cade nel campo avversario. Se la stessa squadra stesse perdendo la stessa palla non risalirebbe mai la rete e cadrebbe sempre nel campo amico.
Il Lasalliano 98 vince anche il terzo set e l´ottava partita in nove giornate di campionato.
Avere un amico vuol stringere una mano,
e urlare assieme con gioia : Forza Lasalliano!
Saluti da Clod White Pen


Fonte: Clod White Pen